Industria e Distribuzione chiedono al Governo la convocazione di un tavolo di filiera – Seppur tardivo rispetto le esigenze emerse da numerosi mesi all’interno delle imprese italiane l’appello di oggi rivolto alle Istituzioni dall’intera filiera, produttiva e distributiva, appare quanto mai necessario. Non è più tempo di arroccamenti difensivi tra le varie parti della filiera ma di lavorare assieme per una soluzione condivisa. Troppi comparti produttivi soffrono da tempo, dalla pasta ai legumi, e sopportano in proprio i sacrifici. Ma alla lunga i bilanci industriali inizieranno a soffrire con i naturali contraccolpi a partire dall’occupazione. D’altra parte il mondo della gdo/do non annovera marginalità così cospicue da poter assorbire in toto gli aumenti. Ed in ogni caso dal punto di vista macroeconomico non dimentichiamo gli effetti nefasti di questi incrementi nella dinamica inflazionistica. Ecco perché la nota pervenuta oggi alla stampa a firma congiunta ANCC-Coop, ANCD-Conad e Federdistribuzione riunite in ADM, Associazione per la Distribuzione Moderna e Centromarca e IBC per la parte industriale è davvero importante.
Il 5 ottobre al “Made in Italy Summit” Ivano Vacondio (nella foto), presidente Federalimentare, si era detto molto preoccupato per questi incrementi di costi temendo che siano strutturali. Un motivo in più per partecipare al lavoro congiunto che dovrà necessariamente investire non solo il Governo Draghi e i presidenti delle competenti commissioni parlamentari come recita la Nota Stampa ma l’intero Parlamento, con la contezza che le dinamiche che hanno determinato questi aumenti sono in gran parte di natura sovranazionale. Se non si coinvolgono le forze politiche, i loro responsabili economici e i gruppi parlamentari non si raggiunge quella piena consapevolezza politica senza la quale gli interventi ministeriali saranno sempre limitati rispetto alla gravità del problema economico e sociale. Ed è una criticità che cresce di giorno in giorno. Ieri Italmopa, l’Associazione Industriali Mugnai d’Italia che fa parte del mondo Federalimentare Confindustria, ha parlato di nuovo record nel prezzo del frumento duro nazionale cresciuto dell’80% rispetto a luglio.