La ricerca di novità nel food spinge i produttori ad allargare la frontiera del gusto ma mentre l’artigiano lavora per la sua comunità circostante, la manifattura alimentare guarda al mondo intero. A Natale la stampa ha rilanciato il nuovo abbinamento del cioccolatino alla pancetta nato nel laboratorio del pasticcere piacentino Aldo Scaglia. I suoi colleghi si prendevano cura dei dolci natalizi invece Scaglia puntava ad innovare un prodotto continuativo, il cioccolatino, nel rispetto delle tradizioni culinarie regionali. Ha unito la pancetta piacentina dop al cioccolato fondente creando un gusto davvero unico.
Un metodo, quello dei nuovi abbinamenti con prodotti della tradizione alimentare territoriale, che può essere sempre più applicato anche nel mondo industriale, per regalare su scala molto più ampia nuove emozioni di gusto. Tanto più che l’Italia vanta una ricchezza di biodiversità che per superficie non ha eguali nel mondo. L’acquisizione della volontà e della tecnica di sperimentare abbinamenti sulla carta molto arditi attraverso l’utilizzo delle specificità del territorio può diventare un esercizio molto fecondo per il futuro dell’industria alimentare italiana.
Accanto alle inesorabili innovazioni di packaging, necessarie per dare concreto seguito ad un approccio strategico più ecosostenibile, servono progressi sul fronte del prodotto, non solo per rispettare i nuovi trend salutistici di consumo, ma anche per suscitare nuove emozioni di gusto. E chissà che nel futuro non troveremo nuovi abbinamenti come ad esempio i cioccolatini piemontesi al Lardo della doja.