Ormai i Social Media sono sempre più strumento di comunicazione. Non c’è impresa che non guardi a questa porzione di Rete con grande entusiasmo, talvolta esagerato se ne analizziamo nel tempo l’efficacia e l’efficienza. Certo se utilizziamo i più importanti influencer allora abbiamo copiosi risultati ma dai costi davvero proibitivi per le piccole e medie imprese.
La società Blogmeter, attraverso un proprio tool di Social influencer, ha analizzato il flusso di post su Instagram per trenta giorni a partire dal 12 dicembre 2017 e associando i dati di prezzo condivisi da HopperHQ ha stilato la classifica degli maggiori influencer al mondo. Al primo posto c’è la beauty blogger Huda Kattan (nella foto in alto) che da otto anni ha un suo blog ma che su Instagram spopola con i suoi 25,6 milioni di follower che leggono una media di nove contenuti al giorno con un engagement mensile di 54 milioni di utenti. Un suo post costa circa 15.300 euro. Un successo per la giovane e bella statunitense figlia di iraniani che nella Rete ha davvero trovato l’America.
Al secondo posto nella classifica Blogmeter c’è Cameron Dallas il cui account ha 21 milioni di follower e un engagement mensile di 24 milioni di utenti. Per sponsorizzare un suo post occorrono circa 14.400 euro. Al terzo posto Jennifer Selter, famosa influencer del mondo fitness, che vanta 12 milioni di follower su Instagram e un engagement di 6,3 milioni di utenti. Un suo post costa 12.700 euro. Seguono due youtubers, il primo, Nash Grier, famoso per i suoi video comici e la seconda, Zoe Sugg, per i suoi video su moda e bellezza. Con 11 milioni di follower su Instagram richiedono circa 11mila euro per sponsorizzare un loro post.
La prima italiana è solo sesta, la famosa Chiara Ferragni (nella foto a destra) ha 13 milioni di follower e oltre 40 milioni di utenti mensili. Un bel successo in termini di engagement, ma occorrono circa dieci mila euro per sponsorizzare un suo post.
Utilizzare queste stelle di Instagram ha un costo davvero elevato, non adatto a tutte le tasche, e bisogna attingere nella restante parte della classifica per trovare influencer con costi per post più abbordabili. Ma un grande limite di questa classifica di noti influencer è dato dall’assenza di indici e valutazioni sui contenuti e sui valori, come ad esempio quelli inerenti la reputazione e l’affidabilità del brand. L’influencer mostra il piacere di un prodotto e si ritiene che susciti immediata emulazione negli utenti. In taluni casi è del tutto evidente la capacità di influenzare, ravvisabile anche nei tassi di conversioni, in altri è davvero difficile rilevarla. Certo è che le imprese richiedono sempre più azioni con influencer del proprio segmento di business al posto di costruire una relazione più lunga e difficile ma diretta e non mediata con il cliente/consumatore.