Per il Censis rientra nell’Italian way of life, per altri se ne può fare tranquillamente a meno. In ogni caso, anno dopo anno, l’Italia continua ad imbottigliare e a consumare sempre più acqua minerale. Per Mineracqua, la Federazione italiana delle industrie delle acque minerali aderente a Confindustria, siamo ormai a 15 miliardi di litri venduti ogni anno nel Belpaese. Diverse le qualità benefiche delle varie acque minerali, le fonti sono ben 700, capaci di assecondare le molteplici esigenze dei consumatori. Unico appare, invece, il senso di marcia delle imprese del settore che consiste in un percorso di maggiore sostenibilità ambientale e sociale con l’obiettivo di realizzare un sistema economico circolare. Un viatico, a dir la verità, reso necessario dall’esigenza di distinguersi in un mercato pieno di concorrenti come quello italiano, da un’opinione pubblica molto sensibile alle questioni ambientali e dalle normative europee sempre più stringenti.
Nell’Unione europea l’Italia è il secondo esportatore di acqua minerale confezionata, dopo la Francia, mentre sullo scenario mondiale scaliamo di un posto. Solo nell’acqua gassata siamo saldamente primi esportatori in Europa con una percentuale pari al 50% del totale.
Sul piano aziendale uno studio di settore di Mediobanca ha ribadito come nel Centro, nel Sud e nelle Isole si concentrino il numero più elevato di imprese attive sebbene il maggior fatturato provenga dalle aziende del Nord Ovest. Sull’export si fa sentire la forza della dimensione d’impresa o il suo controllo societario estero. Per le piccole e medie imprese italiane la quota export si attesta tra il 2% e il 6% delle vendite totali. Per Mediobanca anche nelle bevande analcoliche il discorso non cambia. Le prime cinque imprese italiane presidiano il segmento dei soft drink, le bevande con cui le imprese arricchiscono il portafoglio prodotti, controllando quasi il 66% del mercato nazionale.
In Italia l’acqua minerale si conferma un comparto industriale molto importante in termini di fatturato, occupazione e di indotto, carico di visioni eco-sostenibili e di stimolante ed innovativa progettualità. Un comparto che, in questa fase di rilancio del paese, potrebbe apportare fattivi contributi e, nel contempo, rafforzare la propria soggettività politica ed economica.