Il “Merlata Bloom Milano” per il suo giovane direttore Alessandro Ossena è “il nuovo luogo di vita, dove le persone devono trovare il loro tempo e passare del tempo insieme in maniera piacevole”. Si ripropone il valore sociale di quelle che possono essere definite “aree organizzate a prevalente trazione dei consumi” – non chiamiamoli “centri commerciali”, per carità – che di volta in volta sollecitano vecchie e nuove riflessioni soprattutto da parte di sociologi e giornalisti. Le nuove “piazze di condivisione” in cui si coniugano consumi e loisir come incidono sull’evoluzione della società, sui suoi orientamenti, gusti e preferenze? In che modo forgiano il cittadino? La prevalente critica ritiene che simili aggregazioni contribuiscono a mercificare sempre più il loisir, il tempo “liberato” dal lavoro. Di sicuro sono forme moderne di canalizzazione dei consumi in cui gli individui ricercano sempre più opportunità di nuove esperienze e di libera condivisione e saranno proprio queste le due dimensioni che determineranno il successo delle nuove aree organizzate. Accanto alle sale cinematografiche occorre dunque aggiungere, ad esempio, presentazioni di libri, esposizioni di arte, corsi di educazione alimentare, finanziaria, di sceneggiatura, esperienze sportive, sfilate di moda, concerti musicali, ecc. dedicate alle varie fasce della popolazione. Tutti eventi rigorosamente gratuiti che siano reali occasioni di crescita personale e familiare. Solo allora il loisir conserverà la sua autentica dimensione e le aziende e i brand che nelle nuove “piazze di condivisione” hanno investito risorse economiche troveranno i loro ritorni soprattutto in termini di affezione al marchio.
Vedi sul tema il video realizzato dalla rivista Mark Up https://www.youtube.com/watch?v=anHHamWj_fA&t=1s