Nell’eterna lotta tra la spesa effettuata di persona e quella online non ci sono formule magiche, vince semplicemente chi coglie meglio l’esperienza di consumo delle comunità che intende servire. Se, come avviene ad esempio negli Stati Uniti, i consumatori, soprattutto dopo i limiti imposti dalla pandemia, preferiscono fare acquisti direttamente nei centri commerciali allora anche Amazon, colosso dell’e-commerce, farà bene ad accrescere i suoi investimenti nei supermercati fisici.
E infatti per il Wall Street Journal Amazon farà nuovi investimenti diretti con i primi store fisici ad insegna omonima in California e Ohio. Avranno una superficie di circa 3mila metri quadrati, decisamente più piccoli della media dei supermercati statunitensi, e, sulla base delle notizie al momento disponibili, accanto all’abbigliamento e all’elettronica ci sarà tanto altro a partire dagli articoli di arredamento. Un mix di merceologie insomma ma con una unica matrice comune, saranno tutti prodotti venduti in esclusiva da Amazon.
Se la notizia fosse confermata per l’azienda fondata da Jeff Bezos si tratta di un significativo incremento degli investimenti destinati al retail fisico. Il colosso di Seattle ha già la catena di librerie Amazon Books, i negozi con prodotti recensiti con almeno quattro stelle Amazon 4-star, i supermercati di freschi Amazon Fresh, i temporary store Amazon pop up e i negozi alimentari Amazon Go e Amazon Go Grocery. Oltre naturalmente all’impegnativa catena di supermercati bio Whole Food acquisita nel 2017 che vanta un’ampia rete di punti di vendita e una buona reputazione tra i consumatori.
Per interpretare gli interessi della comunità territoriale e le sue trasformazioni il mondo della distribuzione, fisica e digitale, ha però sempre più bisogno di diverse professionalità, di matrice umanistica e statistica, capaci di analizzare i comportamenti sociali e di anticiparne le future tendenze anche in termini di esperienze di consumo.