E’ un principio valido sempre, anche sul vino, un prodotto particolare sottoposto in Italia alle dinamiche di un frazionamento dell’offerta davvero singolare parte della quale guarda con sempre maggior attrazione i mercati esteri grazie anche agli aiuti sebbene negli ultimi tempi sembrano appannarsi. Un esempio fra tutti la nota vicenda Ocm Vino Promozione 2017-2018 che sembra non trovare soluzione al Mipaaf, il Ministero dell’agricoltura. Ma se spostiamo l’asse ed analizziamo gli ultimi dati Wine Monitor scorgiamo la forte necessità di lavorare sull’immagine e sulla Comunicazione del vino italiano. La ricerca sostiene che il prezzo medio di export dei rossi fermi confezionati è in media pari a 3,20 euro a bottiglia in Italia mentre in Francia è pari a 3,90 euro. Rimane alto dunque il differenziale medio di prezzo all’export tra i vini rossi francesi e italiani, oggi intorno al 22%, anche se tendenzialmente cala visto che dieci anni fa si attestava al 36%. Il calo, prosegue l’interessante ricerca, deriva proprio dal riposizionamento qualitativo dei nostri vini rossi Dop e Igp. Il lavoro sull’immagine, sulla qualità dei migliori vini accresce la qualità dell’offerta consentendo di migliorare sensibilmente la catena del valore. Ecco perchè oggi è imprescindibile per una impresa investire sulla qualità, sull’immagine e sulla Comunicazione dei vini italiani.